Introduzione

In Italia sono solo due le specie di Lavandula che si coltivano:

  • Lavanda Comune (Lavandula officinalis)
  • Lavandino (ibrido tra la Lavandula officinalis e la Lavandula latifolia)

Differenze tra Lavanda e Lavandino

Il Lavandino ha una percentuale di resa in olio essenziale 4 volte superiore rispetto alla lavanda. La Lavanda mentre,risulta molto più profumata

Le Varietà di Lavandino

Le varietà più apprezzate dal mercato per le caratteristiche degli oli essenziali (contenuto di canfora e il loro colore) sono Grosso, Sumian, Lavandino blu, Abrial, Super.

Varietà Grosso: É la più resistente, facile da coltivare ed è la più ricca di canfora e la resa in olio essenziale è di 80 kg/ha

Varietà Abrial: risulta essere la più fragile e la più antica ma possiede una grande resa 100 kg/ha di olio essenziale 

Lavandina Blu: Si coltiva in montagna, in terreni argillosi-calcarei ed è molto resistente. Viene coltivata per i sui fiori che si distinguono per la spiccata bellezza.

Super: Ha una resa in olio essenziale bassa circa 60 kg per ettaro ed ha una percentuale bassa di canfora.

Realizzazione dell’impianto di Lavanda

Per realizzare un impianto di Lavanda e abbattere i costi si sceglie la semina e non l’impianto delle piantine perché queste sono molto costose.

Per seminare un ettaro (10.000 mq) occorrono 50 grammi di seme che corrispondono a circa 45.000 semi.

Il sistema più utilizzato è quello di fare dei semenzai o in una seminiera in polisterolo nel mese di Febbaraio – Marzo. Una volta nate le piantine vanno diradate lasciando solo le piante sane e con la radice più sviluppata.

Un’altra tecnica è quella della semina diretta in pieno campo con delle seminatrici di precisione; anche con questa tecnica si ottiene lo stesso risultato.

La scelta della tecnica impiegata per la realizzazione dell’impianto dipende da una moltitudine di fattori tra cui, quello che incide di più è il clima.

La messa a dimora va fatta solitamente ad Aprile e il sesto d’impianto solitamente è di 100 cm x 50 cm oppure 100 cm x 60 cm.

Realizzazione Impianto di Lavandino

Il Lavandino non è in grado di moltiplicarsi per seme perché è un ibrido intraspecifico.

La propagazione di questa specie avviene tramite talea.

Le talee (lunghe 15 cm) vanno asportate da piante di 3 anni. Le talee migliori vengono ottenute dai rami laterali che non hanno fiorito. Per far radicare le talee è fondamentale irrigare e aggiungere la sabbia al terreno per favorire la radicazione.

Generalmente i vivaisti per ottenere le talee di Lavandino le dispongono in terreno misto con sabbia con un sesto d’impianto cm 40 x cm 15 e trapiantate l’anno successivo.

Per realizzare un impianto di Lavandino si utilizza il sesto d’impianto 200 cm x 40 cm.  Il numero di talee per ettaro è circa 20.000.

Operazioni Colturali di Pre-impianto

Prima di realizzare l’impianto, va preparato il terreno. Infatti è buona norma effettuare nell’autunno precedente un’aratura con una profondità di 50 cm e una concimazione con letame (250 quintali x ettaro)

Operazioni Colturali d’Impianto

In primavera le piante o talee vanno disposte in buche profonde massimo 20 cm. All’interno delle buche si inserisce un poco di letame, del terreno e infine si colloca la pianta.

Il 1°anno d’impianto si effettua la tecnica colturale del cespugliamento cioè si indirizzano i rami in modo da prendere la forma di un cespuglio (forma d’allevamento a cespuglio)

Al 3° anno, l’impianto entra in piena produzione fino al 10° anno dopodichè solitamente si effettua il reimpianto.

Le operazioni di potatura vendono effettuate dopo la raccolta dei fiori per mantenere i cespugli bassi e favorire la crescita di rami giovani.

Dati Produttivi

La Lavanda ha una produzione di fiori che va dai 20 a 50 quintali per ettaro, mentre la produzione d’olio essenziale per 1 quintale di fiori secchi varia dai 600 ai 800 grammi.

Il Lavandino produce 40 quintali al massimo 60 quintali, mentre la produzione d’olio essenziale per un quintale di fiori secchi è di 2,5 kg.

Esigenze Pedoclimatiche

Sia la Lavanda e il Lavandino non necessitano di particolari esigenze. Si coltiva ad un’altitudine dai 300 m fino a 1000 metri. Solitamente per proteggere l’impianto dalle erbe infestanti e evitare i trattamenti si effettua la pacciamatura.

Guadagni

I guadagni sono influenzati da una serie di fattori: dalle dimensioni dell’azienda, dall’andamento del mercato, dalle aziende competitrici, dai costi di produzione e di manodopera ecc ecc.

Mediamente 1kg di fiori ha un prezzo di vendita che varia da 5 a 20 euro e essenziali il prezzo dell’olio essenziale varia dai 30 a 100 euro/litro. Ovviamente è il mercato che fa il prezzo di vendita, quindi il grossista deve acquistare a prezzi più bassi per poter rivendere il prodotto.

Articolo redatto in collaborazione con commercialista-consulente.it

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