In questo articolo parliamo delle Patologie più comuni che affliggono il noce.

Il Noce di Benevento

La città di Benevento è conosciuta, per le antiche leggende sulle streghe che effettuavano rituali magici attorno a un grande noce e recitavano la formula magica: .Unguento. Unguento. Portami Al Noce Di Benevento. Sopra l’Acqua e Sopra il Vento e Sopra Ogni Altro Maltempo.

La Storia

Il culto di Iside 

Durante l’epoca romana si è diffuso a Benevento il culto di Iside, la dea egizia della magia e l’imperatore Domiziano ha realizzato un tempio in suo onore. La dea rappresenta contemporaneamente tre divinità: Ecate dea degli inferi, Diana dea della caccia e Iside dea egizia della magia.

Il culto della dea Iside è alla base delle storie pagane, infatti le caratteristiche e i comportamenti delle streghe simulano i comportamenti della dea Ecate. Inoltre, la parola dialettale Janara, con cui venivano chiamate le streghe all’epoca deriva dal nome Diana (il nome della dea della caccia)

I rituali Longobardi

Durante la dominazione dei Longobardi nel Beneventano la cultura germanica e quella cattolica si fondono creando nuovi riti pagani. La popolazione adorava una vipera d’oro alata con due teste. Anche qua abbiamo un collegamento con la dea Iside perché questa aveva la capacità di controllare i serpenti.

Tutti questi riti si svolgevano nei pressi di un grande Noce Magico chiamato in latino De Nuce Maga Beneventana. Successivamente il Vescovo di Benevento abbattè personalmente l’albero di noce e strappò le radici del paganesimo dalla città di Benevento. Successivamente dove sorgeva il maestoso albero venne costruita la chiesa di Santa Maria in Voto.

Malattie del Noce

Cancro Batterico del Noce e Marcime Radicale del Noce

Il noce da frutto appartiene al genere Juglans. Comunemente si trovano solo due specie: La Juglans regia e la Juglans nigra. 

Il noce è un albero da frutto in grado di raggiungere dimensioni maestose.  Per questo sia per ottenere una buona produzione di noci e sia per mantenere la pianta sana e rigogliosa è necessario prevenire e curare le malattie che potrebbero insorgere.

Le principali Patologie del Noce

Le 2 piante di noce sottoposte alla valutazione patologica risultano essere attaccate in maniera irreversibile da due patologie; una di origine Fungina e una d’origine Batterica.

Le patologie riscontrate nelle due piante sono il Marciume Radicale del Noce e il Cancro Batterico del Noce.

Il Marciume Radicale del Noce

La seguente patologia causa sintomi simili alla patologia Marciume Nero del Colletto o Mal d’inchiostro del Noce.  Per maggiori informazioni sul Mal d’inchiostro del Noce guarda il video sul mio Canale YouTube.

Il marciume radicale causa nella pianta ingiallimento della chioma e caduta delle foglie, i tessuti legnosi dei rami e del tronco si invecchiano, disseccano o marciscono. L’indicatore fondamentale di questa malattia è la presenza di funghi sul tronco della pianta. Il fungo responsabile della malattia è l’Armillaria Mellea. Esso infetta le radici facendole marcire e successivamente distrugge tutti i tessuti compromettendo la stabilita della pianta.

Cancro Batterico del Noce o Cancro Corticale

Il cancro batterico Brenneria nigrifluens è si manifesta con profonde ferite visibili sul tronco che portano al distacco della corteccia. Al di sotto della corteccia è possibile notare delle macchie scure da cui escono essudati nerastri. La pianta perde molte foglie.

Per rallentare il processo di lacerazione dei tessuti legnosi è consigliato effettuare lo scortecciamento.

Il Cancro della Corteccia colpisce il 70% delle piante. Il noce è una pianta coltivata sia per la produzione di legno, per la produzione di legna da ardere, da frutta e da ornamento. Tale patologia è causata dall’ Erwinia nigrifluens oggi riclassificata come Brenneria nigrifluens. Esistono due specie Batteriche Brenneria rubrifaciens e Brenneria nigrifluens. Solitamente la patologia viene amplificata a causa di un’irrigazione errata e da suoli con una struttura pesante. Il cancro batterico presenta una fase d’incubazione di circa 2 anni prima di manifestarsi. Le condizioni ambientali estive (stress idrici causati da siccità e elevate temperature 30°C) favoriscono l’attivazione della patologia. Inoltre il diffondersi dell’infezione batterica è dovuta anche a sesti d’impianto stretti come il 6 m x 6 m, in quanto impianti fitti favoriscono la proliferazione del batterio.

Sintomi 

I sintomi che confermano la presenza di questa malattia variano in base all’età degli alberi.

Sintomatologia piante giovani (- 15 anni): Si manifestano fessure sulla corteccia scure e incavate, con il tempo si allungano longitudinalmente fessurandosi.

Sintomatologia su piante di 15 anni: I sintomi compaiono in maniera tardiva quando ormai la salute della pianta è compromessa, Il noce colpito presenta un imbrunimento dei tessuti e ferite longitudinali sul tronco provocando il distaccamento della corteccia, inoltre la pianta perde vigore vegetativo.

Sintomatologia su piante da 15 a 20 anni: Sul tronco le aree ovali di colore brunastro raggiungono un diametro di 5 cm, da queste fessure fuoriesce un essudato. Questo essudato è una risposta della pianta contro l’infezione che poi genera una sorta di crosta.

Sintomatologia su piante vecchie (+ 20 anni): Le piante vecchie hanno la corteccia molto screpolata (ritidoma) quindi è molto difficile notare le fessure provocate dalla patologia vegetale. Ma basta scortecciare la pianta per notare i tessuti scuri degradati dalla patologia.

La prevenzione delle Malattie

Per mantenere le piante sane è opportuno effettuare le periodiche operazioni di potatura e gestione della pianta. Ma è bene sapere che una potatura fatta male è più dannosa di una potatura non fatta.

Inoltre è bene fare attenzione e disinfettare gli attrezzi per la potatura in modo da non infettare altre piante limitrofe.

Le patologie che hanno attaccato le piante si diffondono grazie all’umidità e ai ristagni d’acqua.

Inoltre non bisogna lasciare nel terreno residui di potatura per evitare il proliferarsi di queste patologie.

Cura 

Purtroppo queste patologie sono incurabili, esistono solo dei trattamenti che rallentano l’evoluzione delle fitopatologie quando la pianta è all’inizio della malattia.

La tecnica di cura per combattere il marciume radicale consiste nel disinfettare con i Sali di Rame o con i Sali di Ferro le radici per inibire il fungo responsabile del marciume.

Nel suo caso le consiglio di rimuovere le piante prima che le radici perdano forza e stabilità facendo cadere le piante. 

Abbattimento delle Pianta 

  1. Rimozione alberi malati
  2. Rimozione radici dal terreno
  3. Disposizione del legno tagliato in legnaia
  4. Disinfettazione del terreno con lo zolfo

Conclusioni

Ovviamente è bene non piantare altri alberi di noci nelle vicinanze delle piante malate altrimenti la patologia si diffonderà inevitabilmente a quelle giovani.

Articolo redatto in collaborazione con Studio Commerciale e Lagale