Conservazione dei foraggi

Nei periodi in cui gli animali non possono essere inviati al pascolo o non vi è produzione di foraggio, è necessario conservare in azienda un quantitativo di foraggio, prodotti nei periodi più favorevoli, Sufficiente a coprire i fabbisogni.

Il problema della conservazione riguarda alimenti ricchi in acqua, semplicemente le erbe, poiché una volta raccolti, se lasciati a se stessi, vanno incontro a processi di fermentazione e di putrefazione che ne impediscono l’impiego in alimentazione.

I fieni sono foraggi caratterizzati da un basso contenuto di acqua 15 -16%. Per esprimere un giudizio sul valore di un fieno si considerano i seguenti parametri.

Composizione botanica possono prevenire:

1) da prati artificiali monofiti di leguminose, generalmente ricchi in proteine digeribili, hanno valore nutritivo praticamente bruno;

2) da prati naturali polifiti stabili, il contenuto proteico è più basso di quelli di leguminose, sono comunque ottimi per valore nutritivo, digeribilità, appetibilità;

3) da prati artificiali polifiti stabili, i fieni che si ottengono dalle marcite, generalmente sono di mediocre valore nutritivo;

4) da erbai monofiti e da erbai misti, molte essenze foraggere degli erbari non sono idonee alla fienagione, anche se alcune di queste è possibile ottenere fieno quando un contenuto proteico come quello di veccia e di trifoglio incarnato. Anche la segale, l’avena e il pisello forniscono fieni nutrienti e apprezzati.

Caratteri fisici:

Il colore può essere verde ma è da preferire giallo, giallognolo, bruno; Deve essere aromatico e gradevole e di sapore quasi sempre leggermente dolce, la consistenza non deve essere lignea, ma morbida, soprattutto se foglioso e facilmente flessibile.

Periodo dello sfalcio:

Il primo taglio si effettua nel periodo di maggio, Il secondo taglio Durante il mese di Augusto il terzo si è ottenuto a settembre, quarto mentre ottobre che di norma si ottiene solo da prati impiegati, I migliori tanti sono quelli che vengono fatti nel periodo di maggio e agosto.

Età:

Il fieno può essere giovane oppure il fieno Vecchio di oltre un anno ha perso buona parte del valore nutritivo.

Alterazioni e inquinamenti:

L’ammufimento è l’alterazione più importante che fieni possono contenere anche nelle piante nocive

Classificazione dei fieni

Possono essere classificati in 1°,2°,3°,4° in base al loro valore nutritivo.

Fienagione

L’erba per divenire un fieno deve subire una notevole perdita in acqua: l’umidità di un puntino stagionato, Ma non vecchio si aggira alle 15 -16%; da 1 q di erba si ottengono pertanto 20 -25 kg di fieno.

Questa riduzione può essere ottenuta mediante l’essiccamento naturale in campo essiccamento artificiale indefinibile con ventilazione ad aria fredda o calda.

Essiccamento naturale in campo

Nella pratica della fienagione l’erba viene sfalciata è lasciata sul campo e perde acqua per evaporazione, è importante che questa riduzione sia veloce in quanto tanto più rapida tanto minori saranno le perdite di elementi nutritivi imputabili in particolare alla respirazione (combustione degli zuccheri) che continua fino a valori di acqua del 45-50%.

La fienagione effettuata con mezzi meccanici permette una riduzione dei costi di lavorazione delle perdite di ordine meccanico. Nel corso della raffinazione chiama una durata media di 2-3 giorni, e della successiva conservazione, il foraggio subisce perdite la cui entità può essere anche rilevante oltre a quelle per respirazione ricordiamo:  

1) perdite meccaniche nelle fasi di ranghinatura, imballatura (specialmente foglie con forte riduzione quindi del valore nutritivo) ,

2) perdite di conservazione (possibilità di sviluppo di funghi e muffe e distruzione delle vitamine quando in fieno e già nel fienile). Completate le operazioni di essiccazione ed imballaggio il fieno viene raccolto nei fienili.

Essiccamento artificiale

In sostituzione di questi sistemi che richiedono un grande ego di manodopera, si sono diffusi gli impianti di ventilazione in fienili e le torri da fieno.

In tempi basso costo dell’energia si utilizza aria calda, Attualmente sono stati perfezionati sistemi ad aria fredda che permettano di ottenere fieni altamente digeribili.

Impiegando essenze foraggere non si otterrebbero gli stessi risultati con i comuni sistemi di conservazione.

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