RAZZA FRISONA ITALIANA
Introduzione

In Italia vengono allevate razze autoctone, razze importate e derivati dall’incrocio di bovini locali con altri importati, per esempio l’incrocio Simmenthal x Rossa friulana.

Una sistematica inerzia aveva impedito una fase evolutiva delle nostre razze.

Per esempio le razze Modenese  e Reggiana, che fornivano latte qualitativamente molto pregiato per la produzione del Parmigiano Reggiano, sono state sostituite prima dalla Bruna e poi dalla Razza Frisona in quanto razza a maggiore specializzazione per il latte.

Razza Frisona

Denominata in passato Pezzata Nera Olandese; il mantello pezzato rosso è stato accettato.

Esistono diversi ceppi che si sono creati in seguito al luogo di origine in altri Paesi europei ed extraeuropei.

Pertanto oggi si parla di Frisona olandese, tedesca, inglese, francese, italiana, americana, ceppi che differiscono sia per alcuni caratteri morfologici, sia per una maggiore o minore attitudine alla produzione di latte oppure per un contenuto più o meno elevato di grasso.

La consistenza della razza Frisona in Italia e fortemente  aumentata negli ultimi 20 anni.

Dal regolamento del Libro Genealogico delle Razze Frisona Italiana approvato con D.M. del 15/01/1981 riportiamo di seguito le principali norme tecniche.

1) FINALITÀ DELLA SELEZIONE: La selezione dei bovini della razza Frisona Italiana ha lo scopo di produrre soggetti precoci per sviluppo e produttività, di buona mole, di costituzione forte, di conformazione corretta, fecondi, longevi, nevrili, di forte potere digestivo respiratorio, con spiccata attitudine a elevata produzione di latte e buon titolo di grassi e di proteine, senza escludere l’attitudine a una produzione quantitativa di carne.

Le caratteristiche morfologiche dei tori e delle vacche sono analoghe con ovvio riguardo alla mascolinità.

2) CARATTERI MORFOLOGICI: La valutazione morfologica viene espressa per tutte le femmine che abbiano partorito e per i maschi di oltre 18 mesi di età con qualifiche e punti.

La scelta dei soggetti da avviare alla produzione si deve basare su caratteristiche morfologiche che permettono di sfruttare al massimo il potenziale genetico individuale, un aspetto codificato in dettaglio dagli standard di razza.

CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE DELLA FRISONA

TESTA:

Leggera, relativamente lunga con profilo rettilineo e leggermente camuso, occhi grandi ( sintomo di ipertiroidismo ) , narici ampie;

COLLO:

Lungo, forte, ricco di pliche cutanee, ma con giogaia poco sviluppata;

TRONCO:

Visto lateralmente ha forma trapezoidale ed è valutato nelle seguenti sottoregioni:

  • GARRESE: pronunciato, Serrato forte ma affilato, con le spalle ben aderenti al tronco, petto forte e ampio;
  • LINEA DORSALE: orizzontale il rettilinea, lombi ampi e forti, evidenti i processi spinosi e trasversali;
  • TORACE: profondo il lungo ( forgiato a botte);
  • GROPPA: lunga e larga, con leggera inclinazione antera-posteriore (10 e 15 gradi), spina sacrale evidente , corretto attacco della coda;
  • MAMMELLA: costituita da tessuto spugnoso ed elastico alla palpazione (cioè morto tessuto ghiandolare e poco connettivo di sostegno, se è in eccesso la mammella si dice carnosa) ; pelle sottile con evidenza delle vene mammarie superficiali e di quelle addominali prominenti e tortuose, segno di una forte irrorazione.                                           

Il piano inferiore della mammella deve essere orizzontale e superiore alla linea del garetto. La mammella che è formata da 4 parti si divide in mammella anteriore e posteriore. che hanno uno sviluppo / produzione equilibrato ( ideale 50-50 accettabile 40-60),

  • CAPEZZOLI: di giusti dimensioni (2,5 cm , lunghezza 5-6 cm) cilindrici e arrotondati e con sfintere ben funzionante,
  • ARTI: forti e ben diritti, di struttura scheletrica fine.
FRISONA CON MANTELLO PEZZATO ROSSO

FRISONA CON MANTELLO PEZZATO ROSSO

 

frisona mantello pezzato nero

FRISONA CON MANTELLO PEZZATO NERO

  • per non parlare di
  • in realtà
  • anche
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  • a dire il vero
  • e
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  • oltre a questo
  • difatti