Catalanesca del Vesuvio

STORIA

La Catalanesca del Vesuvio, importata a Napoli dalla Catalogna da ALFONSO I di ARAGONA nel XV secolo monarca del regno delle Due Sicilie. Impiantata alle pendici del Monte Somma, tra Somma Vesuviana e Terzigno, dove attecchì perfettamente.

Originariamente fu catalogata come uva da tavola e quindi non era consentito vinificarla e commercializzarla come uva da vino. Ma i contadini locali essendo furbi come delle vecchie volpi di montagna, consci delle sue qualità, la trasformavano in vino ottenendo un prodotto eccezionale.

Il processo burocratico per far assumere al vitigno Catalanesca il rango di uva da vino è iniziato negli anni ’90 ma solo nel 2006 è stata ufficialmente inserita nell’elenco delle uve da vino e dal 2011 può essere messa in commercio con la tanto attesa ed agognata denominazione “Catalanesca del Monte Somma IGT”.

Caratteristiche del vitigno

La Catalanesca del Vesuvio è caratterizzata dal grappolo rado, gli acini rotondeggianti e la buccia dorata, spessa e croccante.

È un’uva tardiva, che si raccoglie tra Ottobre e Novembre: era consuetudine antica quella di portare i grappoli in pianta fino al periodo natalizio, eliminando man mano gli acini guasti.

Il disciplinare prevede che il vino sia prodotto nei comuni di San Sebastiano al Vesuvio, Massa di Somma, Cercola, Pollena Trocchia, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano e Terzigno.

I suoli che caratterizzano il territorio del Monte Somma  sono estremamente ricchi di minerali, caratteristica che dona all’uva una connotazione del tutto particolare.

Nella versione bianco secco, dà vita ad un vino di un bel giallo paglierino con i riflessi dorati tipici del vitigno, dai profumi intensi di albicocca e ginestra, che lasciano presto spazio ad una mineralità preponderante, sia al naso che in bocca.

Necessita del giusto tempo in bottiglia per farsi apprezzare al meglio.

Perfetto l’abbinamento con la mozzarella e, perché no, con una bella pizza bianca.

 

Denominazione del vitigno

Le denominazioni d’origine sono Campania IGT, Catalanesca del Monte Somma IGT, Epomeo IGT, Pompeiano IGT.

  • Foglia:  media, orbicolare, trilobata o quinquelobata.
  • Grappolo: medio-lungo, cilindrico, ricurvo, spargolo.
  • Acino: medio, ovoidale
  • Buccia: di colore dorato con epicarpo molto invaiato nelle parti più esposte al sole.

Introduzione sul Vitigno Catalanesca del Vesuvio

Caratteristiche sensoriali del vino

Il vino prodotto con uve Catalanesca presenta un colore giallo paglierino abbastanza carico, luminoso e vivace; all’olfatto si percepiscono sentori floreali di ginestra, acacia, magnolia e note fruttate di albicocca e al gusto risulta morbido, abbastanza fresco e sapido.

Inoltre viene prodotto anche il passito

  • Colore: giallo dorato piu’ o meno intenso;
  • Odore: intenso, tipico;
  • Sapore: dolce, aromatico, caratteristico;
  • Titolo alcolometrico volumico potenziale di 16,00-17,00% vol. di cui svolto 13,50-14,00% vol;
  • Acidità totale minima: 4,0 g/l;
  • Estratto non riduttore minimo: 26,0 g/l.

Catalanesca del Monte Somma» bianco

  • Colore: giallo paglierino;
  • Odore: intenso, floreale, fruttato;
  • Sapore: caratteristico, secco;
  • Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol;
  • Acidità totale minima: 5,0 g/l;
  • Estratto non riduttore minimo: 19,0 g/l;