il cru dell'irpinia (2)

In questo articolo parlerò dei CRU termine che viene utilizzato sempre più spesso nelle vinerie, enoteche o Wine Bar.

Vi siete mai chiesto cosa significa? Cosa indica questa parola così in voga?

Il  significato di Cru

Il termine cru è un termine francese e in enologia, indica un determinato vigneto, di una precisa e delimitata zona geografica, da cui si ricava un vino considerato di qualità superiore alla media e per questo particolarmente pregiato.

Questo francesismo si sta diffondendo tra gli esperti del settore anche nel nostro Paese, ma non ha ancora trovato un riconoscimento ufficiale da parte del legislatore italiano.

IL CRU DEL IRPINIA (IL GRECO DI TUFO)

IL Greco di Tufo è uno dei più importanti vini bianchi tra gli aventi la denominazione DOCG.

Il vitigno per avere la suddetta denominazione può essere coltivato solo in alcune zone dell’Irpinia caratterizzate da un particolare pedoclima.

I Comuni della provincia di Avellino che rientrano in questo pedoclima adatto alla coltivazione sono: Tufo, Altavilla Irpina, Chianche, Montefusco, Prata di Principato Ultra, Petruro Irpino, Santa Paolina e Torrioni.

Inoltre il disciplinare prevede due denominazioni: IL GRECO DI TUFO BIANCO e IL GRECO DI TUFO SPUMANTE

Inoltre, bisogna sottolineare che il Greco di Tufo è l’unico Vino Bianco che si presta all’invecchiamento.

COME STAPPARE UNA BOTTIGLIA DI CRU

Il cavatappi viene chiamato anche tirabusciò (una parola francese che significa “tira tappo”, composta da busciò “tappo” e tira “significa tirare o estrarre”).

L’apertura di una bottiglia di vino è un vero è proprio rito sacro (altro che sciabolata è finita l’era dell’impero ottomano!). 

Per aprire correttamente il vino e fare una bella figura fate così:

1) Rimuovete la capsula: L’etichetta deve essere esposta verso il pubblico. Incominciate ad incidere la capsula con il coltello appena sotto il collo della bottiglia. Poi, sfilate la capsula dal collo della bottiglia;

2) Pulite il collo della bottiglia e la bocca con un tovagliolo;

3) Posizionare il cavatappi con la punta al centro del tappo, mi raccomando non affondate troppo la punta. Il cappello del cavatappi deve appoggiarsi sul collo della bottiglia con la doppia leva lungo il collo della bottiglia;

4) Girare la manopola del cavatappi con una mano e con l’altra, la bottiglia fino a quando, oltre a bucare il tappo, le leve si alzano in posizione verticale;

5) Abbassate le leve ed estraete il tappo. Le leve vanno abbassate con due mani sino a quando non arrivate ai lati della bottiglia, al quel punto il tappo è fuori;

6) Una volta estratto il tappo, riponetelo con eleganza sul tavolo senza annusarlo non è un tartufo.

DEGUSTAZIONE

A molti piace bere un buon vino a tavola o durante una cena in un ristorante ma solo pochi riescono ad apprezzarlo. 

Per capire il valore e la qualità di un vino basta agitare il bicchiere, sollevandolo dallo stelo, e facendolo roteare così da sentire tutti gli odori e sapori che distinguono e caratterizzano il vino che state assaporando.

Evitate di fare gargarismi vari con il vino: non vi state lavando i denti con il colluttorio e non state neanche al circo, non siete sputafuoco.

Il Greco di Tufo presenta all’olfatto un ampio profumo floreale, in particolare note di fiori secchi, camomilla, origano con accenni di note di agrumi e resina.

All’assaggio si avverte un sapore ricco e intenso con note di mandorla e resina.

Il Greco di Tufo si presenta di colore giallo paglierino tendente al dorato. Le foglie del vitigno di Greco di Tufo hanno piccole dimensioni e in genere presentano una forma pentagonale.

Il grappolo, lungo, compatto e di forma cilindrica, presenta acini piccoli dalla forma ellittica con buccia di colore giallo verde e pruinosa.

CARATTERISTICHE PEDOCLIMATICHE

I terreni che interessano i diversi comuni votati alla coltivazione del Greco di Tufo hanno delle caratteristiche strutturali e chimiche molto simili.

Essi hanno profili giovani caratterizzati da poco scheletro (pietre dure di diverse dimensioni) e molte rocce tenere argillose e sabbiose. 

I terreni risultano essere ricchi di argilla e limo (terreni pesanti) e altri mentre ricchi di sabbia e argilla tanto da essere chiamati terreni leggeri.

Il clima è rigido in inverno, caratterizzato da neve e pioggia ed è condizionato notevolmente 

dall’altitudine, dal bosco circostante e dalle altre montagne.

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