la neve in agricoltura

LA NEVE IN AGRICOLTURA

COS’ E’ ?

 

La neve in agricoltura è un tipo di precipitazione atmosferica che arriva al suolo sotto forma di acqua ghiacciata cristallina.

È costituita da migliaia di piccolissimi cristalli di ghiaccio, ognuno con una forma geometrica diversa l’una dall’altra.

Aggregandosi tra loro in maniera casuale, questi cristalli formano ciò che noi comunemente chiamiamo: fiocchi.

La consistenza è granulare perché è composta da piccolissime parti grezze e i cristalli di ghiaccio hanno struttura molecolare aperta.

Questo conferisce al manto nevoso che si forma cadendo al suolo la caratteristica di essere soffice. Un’altra peculiarità dei fiocchi che cadono è che non ne esistono mai due identici tra loro.

Nel suo percorso dal cielo al terreno, infatti, ogni cristallo di ghiaccio ha micro-interazioni con l’atmosfera e subisce infinite modifiche.

Le formazioni nevose avvengono nell’alta atmosfera. Il vapore acqueo con temperature inferiori ai 5° C brina e si solidifica intorno ai germi cristallini. In questo modo si passa così dallo stato gassoso a quello solido e si formano i fiocchi di neve.

Questi iniziano a cadere verso terra non appena il loro peso riesce a superare la spinta di galleggiamento dell’aria. Ecco spiegato quindi come si forma la neve.I fiocchi riescono a toccare il suolo e a formare il manto nevoso quando la temperatura del terreno è al di sotto dei 2° C.

Ma è importante, anche, che negli stadi intermedi dell’atmosfera si mantenga una temperatura prossima allo zero termico. In questo modo si evita che la neve possa trasformarsi in pioggia o acqua-neve.

Abbiamo visto come si forma la neve, ma sappiamo per esperienza che non tutte le nevicate sono uguali. Esistono tanti tipi di precipitazione nevosa: quella a grandi o a piccole falde, la neve tonda, quella a pioggia, la gragnola, il nevischio, la tormenta.

La tipologia che arriverà sul nostro territorio dipenderà da molteplici fattori, primo fra tutti dal tipo di perturbazione dalla quale è generata.

I BENEFICI DELLA NEVE

Un antico proverbio della tradizione contadina recita “Sotto la neve pane, sotto l’acqua fame”.

Questo a significare che quando la neve cade e rimane per un po’ di tempo sul terreno porta benefici e fertilità.

Questa precipitazione infatti, è una formidabile e fondamentale riserva idrica per il terreno. Sciogliendosi lentamente dà la possibilità a quest’ultimo di assorbire l’acqua per intero.

L’assorbimento idrico è nettamente superiore a quanto avverrebbe se la stessa acqua arrivasse al suolo sotto forma di pioggia.

Questo beneficio diretto è molto evidente nei terreni in pendio, dove l’acqua generalmente scivola via. Nei terreni in piano, invece, consente una percolazione profonda dell’acqua.

In questo modo si evitano anche i ristagni idrici, cosa che le forti precipitazioni piovose, invece, spesso causano. In agricoltura i fabbisogni idrici sono elevati.

La neve in agricoltura

Se è a tempo debito, la neve è come una manna dal cielo.

Ma come se non bastasse, questo fenomeno atmosferico protegge il territorio dal rischio idrogeologico.

Questo perché venendo assorbito completamente dal terreno non finisce nei torrenti e non provoca i danni delle piogge intense. Non preoccupatevi quindi, se il vostro orto viene ricoperto da un bel manto bianco quando arriva la neve, soprattutto se vivete in zone dove queste precipitazioni sono ormai scarse e sporadiche.

In primavera avrete una grande riserva idrica per la quale le future coltivazioni vi ringrazieranno. Infine, vale la pena di ricordare una sua inaspettata e particolare funzione.

Non tutti sanno infatti che il manto nevoso può proteggere dal gelo la nostra coltivazione. Verdure come: fave, piselli, aglio, finocchi, cime di rapa, spinaci, bietola, traggono beneficio e protezione dalla neve.

Questo perché i fiocchi sono costituiti per una parte d’acqua e per nove parti di aria, intrappolata all’interno. Quest’aria funge da isolante termico e trattiene il calore proveniente dal terreno. Questo fenomeno, a sua volta, protegge le piante dall’escursioni termiche e dal freddo intenso.

Ora che abbiamo visto come si forma la neve e quali benefici ha sul terreno, ricordate: è il gelo il vero nemico delle nostre coltivazioni, non la neve!

 I PRINCIPALI EFFETTI NEGATIVI ?

Al momento registriamo problemi nella raccolta delle produzioni di quarta gamma mentre è andato già perso il 40% della raccolta di finocchi, cavolfiori e carciofi. Sotto serra i cicli sono ritardati ed abbiamo problemi seri per il riscaldamento delle serre di fiori e vivai.

L’agricoltura sta vivendo una situazione di forte disagio, soprattutto nelle aree rurali dove diventa molto difficile spostarsi.

La zootecnica è il settore forse più in difficoltà. Si registrano allevamenti isolati in alcune zone dell’entroterra con ripercussioni sul trasporto del latte.

La produzione di latte da parte di mucche e pecore è calata del 30%. Percorso inverso per i costi per l’alimentazione, legati a granaglie, mais e cereali, che invece sono cresciuti perché aumenta il consumo di razioni giornaliere e quindi anche i costi per le imprese.

A rilento va anche la produzione di uova. Le galline sono “stressate” dal freddo e faticano non poco a deporre.

Le altre difficoltà sono state prodotte dal congelamento dei tubi che rendono difficoltoso l’abbeveramento. Se le temperature scendono ancora, e per un periodo prolungato, rischiano inoltre tutte le coltivazioni orticole di stagione.