Come Coltivare Carciofi Teneri?

Introduzione

Come Coltivare Carciofi Teneri?

In questo articolo parlerò di come ottenere dei Carciofi Teneri e Succosi grazie ad una Antica Tecnica Colturale Campana.

Questa Tecnica Colturale nasce in Campania con Precisione a Castellamare di Stabia (NA) alla Frazione Schioto.

Schioto è una zona d’eccellenza a vocazione orticola. Infatti in epoca romana la zona era conosciuta come ” Orti di Schioto”.

Da Questi Orti si coltiva una Varietà di Carciofo Eccellente e Pregiata il Carciofo di Schioto o Violetto di Castellammare.

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Come Coltivare Carciofi Teneri?

Il Carciofo di Schioto

Il carciofo è di grossa pezzatura, un sottotipo della varietà Romanesco, da cui si differenzia per l’epoca di produzione anticipata e il colore delle bratte, verdi con sfumature viola. La sua precocità è dovuta all’azione di due fattori 1) il Clima mite 2) Rigenerazione annuale delle piante

I contadini dell’agro vesuviano raccolgono questo carciofo tra febbraio e maggio, a seconda delle condizioni climatiche variabili.

La Tradizione in Cucina

Per questo il carciofo, è il protagonista in piatti Tipici del Periodo Pasquale e soprattutto a Pasquetta. Viene utilizzato, in svariate ricette, il Lunedi in Albis. É privo di spine e facilmente abbinabile con carne e pesce. In particolare il Carciofo è utilizzato in due piatti tipici del Periodo Pasquale: Il Carciofo Arrostito e i Carciofo Imbottito (carciofo m’buttunato) che nel Beneventano è accompagnato con la Minestra Maritata (Minestra e Pezzi di Maiale e l’Annoglia che è un insaccato contadino).

Video Ricetta

Il Carciofo Imbottito

Video Ricetta

Il Carciofo Arrostito

Video Ricetta

La Minestra Maritata

Video Ricetta

Carciofini Sott’Olio – Carciofi in Vasetto

La Tecnica Colturale  ( Come Coltivare Carciofi Teneri? )

Per mantenere il carciofo tenero, succulento e con foglie chiare, consiste nel coprire la prima infiorescenza apicale cioè il Carciofo (in fase d’accrescimento) con coppette di terracotta chiamate (pignatte o pignatelle) realizzate da artigiani locali. Questo cappello in terracotta protegge il carciofo dal sole, dal freddo e dall’umidità, rendendo  le foglie tenere, profumate e chiare.

Coltivazione

La Propagazione del carciofo avviene generalmente per via vegetativa attraverso l’utilizzo di ovoli o di carducci.

Cosa sono gli Ovoli e I Carducci?

Gli ovoli sono porzioni di rizoma ingrossate provviste di una o più gemme. Per attuare la propagazione per ovoli, si asportano i rizomi dalle vecchie carciofaie all’inizio dell’estate.

Gli ovoli vengono messi a pregermogliare per uno o due giorni e poi piantati in un periodo che va dalla seconda metà di giugno fino agli inizi di agosto.

I carducci sono i polloni basali emessi dal rizoma delle piante di oltre un anno d’età nelle prime fasi vegetative.

Quale Tecnica di Propagazione devo Usare?

Tecnica di Propagazione con Ovoli:

È utilizzata per le varietà autunnali o rifiorenti in coltura forzata e richiedono un’irrigazione precoce e costante nel periodo estivo. Le Piante ottenute da ovoli iniziano il loro ciclo in piena estate e producono capolini già nell’autunno successivo o nella primavera successiva. 

Tecnica di Propagazione con Carducci:

È utilizzata per le varietà primaverili in coltura non forzata.

Durante il Periodo Di Risveglio Vegetativo delle Piante vengono scelti i migliori Carducci (i germogli erbacei laterali) che spuntano intorno alla pianta madre. Questi vengono prelevati con le loro radici e trapiantati.

I polloni asportati possono essere piantati in autunno per preparare una carciofaia poliennale che darà la prima produzione al secondo anno d’impianto.

Le Piante ottenute da carducci, invece, iniziano il loro ciclo in autunno inoltrato ed entreranno in piena produzione dal secondo anno.

Sesto d’impianto

Il sesto d’impianto della carciofaia è di cm 100 x 100 o cm 120 x 120, in modo da ottenere un numero di piante all’ettaro intorno a 7-10 mila (pari a 7-10 in 10 mq). Oggi si tende ad allargare la distanza tra le file (170-200 cm) e a diminuirla sulla fila (60-80 cm). 

L’impianto della carciofaia può durare fino a 12 anni 

Controllo delle infestanti

È molto importante proprio in relazione alla lunghezza del ciclo di coltivazione della carciofaia. Va eseguito più volte all’anno con sarchiature e diserbi manuali.

La scarducciatura, cioè lo sfoltimento della coltura con l’eliminazione dei polloni basali è molto importante per garantire la nutrizione della pianta principale e una buona pezzatura dei capolini. A seconda delle varietà vengono lasciati 3 o 4 carducci per pianta.

Raccolta

Viene effettuata scalarmente a seconda delle varietà dall’autunno alla primavera, con una stasi invernale, da un minimo di 3-4 volte ad un massimo di 15-20, con un coltello ben affilato a circa 10 cm dal calice. Il numero dei capolini per pianta oscilla da 4-5 a 14-15.

Come Coltivare Carciofi Teneri?

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