Il Nashi - Pero Asiatico - Li - Peramela - Melapera

Origini

Il Nashi chiamato volgarmente Pero Asiatico, Peramela, Melapera è originario della Cina. La Cina infatti è il primo produttore dove viene coltivato da oltre 2000 anni. Il frutto in Cina è chiamato “Li”.

In Nashi è presente anche in altri paesi come il Giappone e la Corea infatti questi paesi sono secondi per la produzione del frutto.

Infatti la parola Nashi è d’origine Giapponese e significa Pero. 

Il frutto è stato esportato grazie all’emigrazione dei popoli asiatici negli Stati Uniti nel Ottocento. Esso è coltivato principalmente in California.

Negli anni ottanta il nashi e arrivato in Europa (Italia e Francia), successivamente è stato introdotto in Nuova Zelanda e Australia.

La commercializzazione del frutto è limitata perché questo frutto è apprezzato solo dal mercato asiatico e utilizzato in maniera assoluta da esso.

Il Nashi – Pero Asiatico – Li – Peramela – Melapera

Le Caratteristiche del Frutto

La Forma: tondeggiante e piatta (simile a quella della mela)

La Polpa: compatta, succosa, croccante e dissetante (combinazione tra mela e pera) ricca di acqua e sali minerali, soprattutto potassio e magnesio.

Il Sapore: dolce e profumato (combinazione di sapori tra mela e pera)

La Buccia: liscia o ruvida di colore dorato-bronzato o giallo-verde, tipicamente “punteggiata”, per la presenza di lenticelle una sorta di pori molto evidenti (il sapore della buccia è simile alla pera). 

Il Nashi – Pero Asiatico – Li – Peramela – Melapera

Coltivazione

Il Nashi è una pianta adattabile, poco esigente coltivabile nella maggior parte del territorio italiano, resiste al freddo invernale.

La pera Nashi è caratterizzata da una crescita vigorosa, rapida, elevata. La pianta è caducifoglie esse sono di colore verde intenso e la fioritura avviene nel mese d’Aprile.

La pianta è vigorosa e rustica si adatta bene alle aree frutticole italiane. Preferisce terreni soleggiati, leggeri, fertili e irrigati con pH sub-acido (pH da 5 – 6). La pianta soffre nei terreni argillosi e calcarei perché questi sono poveri di ferro e magnesio, quindi per sopperire basta una concimazione a base di questi due elementi. Le pere nashi non tollerano ristagni d’acqua quindi in caso di terreni paludosi vanno impiegati i sistemi di drenaggio con l’impiego d’argilla, ghiaia e con le operazioni di pacciamatura del terreno. 

Il trapianto delle piante va effettuato in primavera o autunno. Per l’impianto il terreno deve essere ben drenato, libero da pietre, sterpaglie e ricco di compost o letame. Prima dell’acquisto della varietà è bene sapere che esistono varietà autofertili e varietà che hanno bisogno di una pianta per l’impollinazione (Le piante impollinatrici vengono disposte in punti strategici per consentire l’impollinazione corretta del frutteto).

Se realizziamo un frutteto con varietà non autofertili come pianta impollinate oltre al Nashi possiamo impiegare le varietà tradizionali di pera come impollinatori.

Portinnesti

Il Nashi è incompatibile con il cotogno, quindi esso non può essere impiegato come porta innesto.

Pyrus betulaefolia: varietà molto vigorosa, adatta a suoli pesanti, umidi ed alcalini, resistente alla siccità;

P. calleriana: varietà con caratteristiche minori (vigorosità, resistenza al freddo e ai suoli umidi e calcarei) rispetto alla Pyrus betulaefolia

Serotina o pyrifolia: resistente alle gelate ma inadatto a suoli pesanti ed umidi;

Communis: il meno vigoroso si adatta a tutti i terreni sia sabbiosi o argillosi.

L’innesto può essere eseguito anche su piante di pero o melo

Il Nashi – Pero Asiatico – Li – Peramela – Melapera

Varietà

In Italia sono diffuse 150 varietà ma le più importanti e impiegate in Italia sono: Tama, Hayatama,

Kosui, Shinseiki, Hosui, Nijisseiki, Shimseiki, Mischiratz, Shinko, Cojuro (in ordine dalle varietà precoci a quelle tardive).

Il periodo di raccolta dipende sia dalla varietà e dal clima, viene effettuata da Luglio fino a Novembre nelle varietà tardive. 

In Giappone i frutti vengono spesso utilizzati come doni, e devono essere privi del minimo difetto. Infatti appena è avvenuta l’allegagione i frutticini vengono avvolti in sacchetti di carta oleata, che vengono sostituiti durante la stagione per proteggerli durante la crescita ed evitare che l’epidermide si danneggi anche minimamente.

Nashi Tama

  • Varietà originaria della Corea;
  • I piccoli frutti giallo oro sono dolci e succosi; 
  • Raccolta tra luglio e agosto;
  • Altezza 3-4 metri (adatta per piccoli giardini);
  • Preferisce un clima caldo e riparato;

N. Hayatama

  • Varietà originaria dalla Corea;
  • Frutti piccoli e particolarmente gustosi (sapore di miele);
  • Pianta d’altezza ridotta adatta per giardini;
  • Resistente al gelo;

N. Shinseiki

  • Varietà Giapponese diffusa in tutte le case asiatiche;
  • I frutti appaiono croccanti e sodi, con buccia sottile e liscia adatta al consumo;
  • Periodo di raccolta metà di Settembre;
  • Produzione elevata di frutta e possono essere lasciati sull’albero per lungo tempo;

N. Mischiratz

  • Raccolta da Ottobre a Novembre;
  • Frutti grandi con polpa dolce e succosa;
  • Altezza massima della pianta 6 metri;
  • La varietà è ideale per realizzare un frutteto;
  • La pianta è a crescita rapida;

Nijisseiki’ e ‘Hosui’

  • la varietà Nijiseeiki è a frutto giallo e la Hosui di colore bronzato, sono tra loro compatibili e si impollinano a vicenda

Forma d’Allevamento

Forma d’Allevamento dipende dall’influenza di vari fattori sia ambientali ed economici. 

I fattori ambientali sono le caratteristiche pedoclimatiche del terreno fondamentali per la scelta del portinnesto che determina il volume della pianta.

I fattori economici riguardano il tipo di produzione, la qualità del prodotto e la commercializzazione del prodotto.

Solitamente vengono impiegati le forme d’allevamento obbligate impiegate per la coltivazione del pero e del melo: le Forme in Volume (Fuso e Fusetto, Taille longue per il melo, Vaso, Globo) e Forme Appiattite (Palmetta, Cordone, Pergola, Tendone e Pergola Doppia)

La potatura va eseguita in inverno è consiste nel dare una forma corretta alla pianta per agevolare sia la raccolta, la produzione (favorendo lo sviluppo de rami di un anno) e impedire il proliferarsi di patogeni.

Potatura primaverile eseguita durante la fioritura per eliminare o raccorciare eventuali rami malati o danneggiati. 

Potatura estiva consiste di eliminare i succhioni, i polloni e sfoltimento delle foglie (defogliazione). Le foglie vengono sfoltite per consentire una buona illuminazione e maturazione dei frutti.

Produzione

La messa a frutto è molto rapida ed abbondante per avere frutti grossi è necessario il diradamento che va effettuato 4-5 settimane dopo la fioritura. Il diradamento con prodotti chimici non risulta efficace. Il frutto può essere consumato subito dopo la raccolta o conservato per essere immesso nel mercato.

Terminata l’allegagione, è consigliabile diradare i singoli corimbi (il mazzatto di maggio che si formano da ogni gemma) che portano diversi frutti. Quindi per ogni corimbo lasceremo solo un frutto, La distanza sul ramo dei singoli frutti deve essere di circa 20 cm in modo date da favorire la formazione del frutto e l’arieggiamento della pianta evitando la formazione di eventuali patologie. Inoltre il diradamento dei frutti è importante perché evita l’eccesso di produzione che impedisce la formazione di nuove gemmea fiore per l’anno successivo.

La produzione elevata è dovuta anche alla peculiarità di fiorire e fruttificare fin dai primi anni d’età, poiché fruttifica sui rami di un anno. Quindi una buona impollinazione e fondamentale per una buona produzione in quantità e qualità.

Irrigazione e Concimazione

È molto importante irrigare soprattutto nella fase d’allegagione e durante l’accrescimento dei frutti. L’acqua deve essere limitata durante l’accrescimento dei germogli. L’acqua va distribuita con un classico impianto a gocce che ottimizza le risorse d’acqua e consente un’irrigazione uniforme.

La concimazione viene effettuata nei frutteti atti alla commercializzazione o per piante in vaso. Mentre le piante per autoconsumo collocate in giardini, orti posso essere anche non concimati perché la pianta si alimenta in maniera autonoma.

La concimazione va effettuata con i seguenti elementi Azoto, Fosforo e Potassio;

La somministrazione Azoto va effettuata in 4 interventi l’anno la 1° in autunno, 2° in inverno, 3° in primavera e la 4° in estate.

Il Fosforo va fornito in inverno durante il riposo vegetativo perché si accumula nel terreno e non si disperde con il passar del tempo. Quindi la pianta in primavera con il risveglio vegetativo avrà un rapido accrescimento.

Il Potassio va fornito alla pianta in primavera subito dopo la fioritura perché stimola la crescita dei frutti e della pianta in generale.

Patologie e Cura

Il Nashi è una pomacea molto resistente, comunque può essere attaccata da eventuali virosi, patologie vegetali e insetti che attaccano la famiglia delle pomacee (Melo, Pero, Nashi).

Eventuali trattamenti o azioni di cura e prevenzioni devono essere fatti da esperti e persone qualificate. Inoltre è bene effettuare i trattamenti solo se l’attacco compromette il raccolto.

La prevenzione delle patologie è fondamentale per avere una pianta o un frutteto sano. Infatti la maggior parte delle patologie vegetali grazie a voi e alle operazioni colturali effettuate in campo.

Esempio non disinfettando le forbici durante le operazioni di potatura diffondendo le patologie da una pianta al altra.

Conclusioni

Per saperne di più sulla coltivazione del Nashi o per una eventuale consulenza privata puoi contattarmi tramite il mio sito web mandandomi una email nell’apposita sezione del mio sito web clicca qui.

Visita anche il canale Youtube per approfondire ulteriormente l’argomento.

Il Nashi – Pero Asiatico – Li – Peramela – Melapera

In collaborazione con COMMERCIALISTACONSULENTE.IT

Commercialista Consulente