il pellet

Ultimamente si sente spesso parlare di Pellet, il nuovo combustibile che assicura un riscaldamento ottimale a costi ridotti e senza inquinare, ma sarà vero?

Che cos’è il Pellet?

Il Pellet è essenzialmente biomassa vegetale cioè legna, materiale erbaceo secco e arbusti, prodotti di scarto che derivano dalle classiche lavorazioni agricole come la potatura delle piante da frutto, della vite e delle olive.


Le aziende agricole negli ultimi anni hanno sviluppato un nuovo sistema di Business che consente loro di avere delle entrate cospicue a costo zero riutilizzando proprio questi prodotti di scarto.

Impiego del Pellet Prima…

Solitamente gli scarti vegetali si classificano in due modi: la legna da ardere di grossa dimensione e le ramaglie di dimensione minore ed irregolare.

Per quanto riguarda la legna di grosse dimensioni, ad oggi con la scomparsa dei termocamini causata da una preferenza verso abitazioni piccole e condominiali e l’aumento a dismisura del prezzo della legna, ne hanno limitato l’utilizzo.

Questo perchè l’approvvigionamento di legname oggi risulta un sistema scomodo. Non si dispone più, infatti, di appezzamenti di terreno dove raccogliere la legna e del tempo necessario per selezionarla, tagliarla e, infine, raggrupparla.

Le ramaglie, invece, di più esili dimensioni si raggruppano in fasci ed si utilizzano come legna da ardere per il forno a legna o in qualsiasi situazione in cui  bisognava riscaldare qualcosa.


Queste erano essenzialmente un intralcio perchè con l’avvento dei bruciatori a gas non venivano più bruciate per riscaldarsi. Nonostante questo, però, dovevano essere raccolte dal terreno coltivato per evitare intralcio e la diffusione di malattie alle piante e poi smaltite bruciandole. (quindi, oltre ad essere una spesa per l’azienda erano fonte anche di inquinamento da Co2 )

…Impiego del Pellet ora

Oggi, con le nuove leggi per la sostenibilità ambientale non si può più bruciare le ramaglie (per evitare l’aumento delle emissioni di Co2 nell’aria) e, quindi, si ha avuto l’idea di trinciarle generando concime, anche se di scarso valore qualitativo per il suolo.

Negli ultimi anni ho consigliato alle aziende di non utilizzare la biomassa trinciata per il reimpiego perché questo è povero di proprietà.

Ho consigliato loro di trasformarlo in pellet come combustibile per stufe e caldaie o di rivendere il prodotto a privati come entrata secondaria.

Oggi con gli incentivi ecobonus e incentivi sull’acquisto di stufe, le aziende che producevano legna non avendo più richieste, hanno ripiegato nella produzione di Pellet essendo il combustibile più richiesto è più redditizio.

Anche le aziende che effettuano la potatura come conto terzi si stanno adoperando per la trasformazione in Pellet delle ramaglie.

Attenzione alla qualità

Mentre il Pellet tradizionale è composto da tutti gli scarti di legno che producono le industrie anche con legna trattata con prodotti tossici,  il pellet prodotto dalle piccole aziende viene classificato come biopellet e, quindi, venduto ad un prezzo maggiore.

Il Pellet, come tutti i prodotti, ha diverse qualità quindi non valutate la scelta del prodotto da acquistare solo in base al prezzo più basso.

I costi per l’autoproduzione

I costi per autoprodurre il Pellet sono veramente bassi, infatti, molte famiglie che vivono in campagna stanno incominciando ad autoprodurre il pellet per le loro stufe o caldaie, abbattendo ancora di più i costi.

Quindi, se conviene ai privati conviene ancor di più alle aziende. Questo perchè sono già dotate di cippatrici per legna e ramaglie, utilizzata precedentemente per la produzione del concime organico dagli scarti della biomassa vegetale.

Inoltre, le aziende per l’acquisto dei macchinari per la produzione del pellet possono beneficiare di bandi, bonus e sconti in fattura.

Per maggiori info in merito a bandi e bonus puoi contattare il seguente studio professionale https://www.commercialista-consulente.it/

I macchinari per il pellet sono facilmente reperibili, infatti, si possono acquistare anche su Amazon.

Prodotti Consigliati Per l’Autoproduzione di Pellet